Le camere emozionali

Le camere emozionali

I molti volti della Storia

La narrazione del museo si sviluppa attraverso diverse tematiche, che si dipanano avanzando singolarmente in alcuni momenti e intrecciandosi tra loro in altri.

Ciò che viene raccontato all’interno delle sale è un mondo diverso da quello nel quale abitualmente ci muoviamo, a poco meno di ottant’anni di distanza da noi eppure tanto distante dal punto di vista socioculturale e tecnologico. È importante infatti tenere sempre conto di due fattori: la situazione ambientale e sociale dell’epoca ed i cambiamenti e le novità introdotti dalla guerra.

La Seconda Guerra Mondiale giunge in Italia preannunciata dall’avvicinamento alla Germania di Hitler, dalla propaganda fortissima, dal desiderio di espansione territoriale, dal sogno dell’Impero, tutti aspetti presenti già negli anni Trenta.

La dichiarazione di guerra nel giugno del 1940 coinvolge tutta la popolazione: militari e civili. La guerra arriva con forza a modificare la vita delle persone ed il territorio che queste abitano. Ma è con l’armistizio, firmato a Cassibile (SR) il 3 settembre 1943 e proclamato solo giorni dopo, l’8 settembre, che comincia una “nuova” guerra, tesa alla liberazione del paese e di cui sono protagonisti non più solo i militari ma anche e soprattutto i civili, alcuni dei quali nelle vesti di partigiani.

Camera emozionale “il Rifugio”

Realizzata grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie, permette di far sperimentare al pubblico un’esperienza emozionale ed immersiva. Si tratta della ricostruzione dell’interno di un rifugio antiaereo, che consente di rivivere le sensazioni provate dai civili che cercavano riparo durante i bombardamenti. Ad un certo punto della guerra, ai suoni familiari della vita agricola si sostituiscono i rombi minacciosi dei mezzi meccanici, degli aerei da ricognizione e dei temutissimi bombardieri, chiamati comunemente dalla popolazione “Pippo”. I rifugi antiaerei sono strutture per la protezione della popolazione civile e del personale militare da bombardamenti aerei nemici.

Prima dell’esperienza, il personale del museo descrive ai visitatori le condizioni di vita sotto la minaccia dei bombardamenti e lo stesso corridoio di accesso prepara, attraverso l’uso di fotografie originali dell’epoca, alla comprensione dell’ambiente descritto.

Un’esperienza, di breve durata, ma intensa e suggestiva che, attraverso l’immedesimazione e l’esperienza di sensazioni, suoni, movimenti, ha lo scopo di far comprendere gli aspetti di paura, drammaticità e difficoltà che i civili si trovarono a subire durante la guerra.

Sala immersiva “I civili durante l’occupazione nazifascista”

Si tratta di un’installazione immersiva nella quale il pubblico, attraverso un contenuto audiovisivo a 360 gradi, è in grado di percepire e provare emozioni e suggestioni che durante la visita possono essere conosciute solamente attraverso gli oggetti e i rimandi narrativi. La struttura è in grado di offrire uno spaccato ampio ed approfondito sulla condizione dei civili durante l’occupazione e gli ultimi mesi di guerra: Un racconto dove passato, presente e futuro si incontrano e si incalzano, in un delicato equilibrio tra realtà e memoria.

La sala è stata inaugurata in occasione delle Celebrazioni del 10 aprile nel 2022 e va ad aggiungersi alle altre sale permanenti della narrazione museale. La base da cui si è scelto di partire per la narrazione è l’importante Archivio museale, ricchissimo di materiali e documenti, ma è emersa subito la consapevolezza di dover presentare questi contenuti sfruttando le nuove tecnologie così che, parallelamente all’esposizione dei materiali originali, questi potessero essere valorizzati anche attraverso differenti strumenti. 

Realizzata grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie, permette di far sperimentare al pubblico un’esperienza emozionale ed immersiva. Si tratta della ricostruzione dell’interno di un rifugio antiaereo, che consente di rivivere le sensazioni provate dai civili che cercavano riparo durante i bombardamenti. Ad un certo punto della guerra, ai suoni familiari della vita agricola si sostituiscono i rombi minacciosi dei mezzi meccanici, degli aerei da ricognizione e dei temutissimi bombardieri, chiamati comunemente dalla popolazione “Pippo”. I rifugi antiaerei sono strutture per la protezione della popolazione civile e del personale militare da bombardamenti aerei nemici. 

Prima dell’esperienza, il personale del museo descrive ai visitatori le condizioni di vita sotto la minaccia dei bombardamenti e lo stesso corridoio di accesso prepara, attraverso l’uso di fotografie originali dell’epoca, alla comprensione dell’ambiente descritto.

Un’esperienza, di breve durata, ma intensa e suggestiva che, attraverso l’immedesimazione e l’esperienza di sensazioni, suoni, movimenti, ha lo scopo di far comprendere gli aspetti di paura, drammaticità e difficoltà che i civili si trovarono a subire durante la guerra.

Si tratta di un’installazione immersiva nella quale il pubblico, attraverso un contenuto audiovisivo a 360 gradi, è in grado di percepire e provare emozioni e suggestioni che durante la visita possono essere conosciute solamente attraverso gli oggetti e i rimandi narrativi. La struttura è in grado di offrire uno spaccato ampio ed approfondito sulla condizione dei civili durante l’occupazione e gli ultimi mesi di guerra: Un racconto dove passato, presente e futuro si incontrano e si incalzano, in un delicato equilibrio tra realtà e memoria. 

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The Louvre

Rue de Rivoli
75001 Paris, France

Monday to Friday: 10am - 6pm
Saturday: 11am - 4pm
Sunday: Closed

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Sally Smith
Adventurer